Le testimonianze dei partecipanti e gli insegnamenti conclusivi
Prabhupada desh 26 aprile 2011
Siamo giunti al termine del Seminario. Ecco gli insegnamenti di Shrila Gurudeva nella lezione conclusiva:
“La conoscenza trasmessa nel nono capitolo della Bhagavad-gita trascende il raggio d'azione della logica umana per la vastità dei suoi contenuti, per la profondità degli stessi e per il carattere assoluto di questo sapere che ci parla di dimensioni che sono oltre l'esperienza di questo mondo.
Questa conoscenza ci fa capire che, poiché il futuro è l'esito del presente, così come il presente è l'esito del passato, non dobbiamo preoccuparci per il futuro se agiamo bene qui ed ora. Dobbiamo mantenere e consolidare quel che abbiamo conquistato in termini evolutivi. Per conquistare è sufficiente rajo-guna, ma per mantenere occorre incrementare sattva guna, perché è solo attraverso di essa che possiamo mantenere le nostre scelte, i voti, le parole che abbiamo dato, le responsabilità che ci siamo assunti.
Sattva è trasparenza, veridicità, pulizia del corpo, purezza della psiche, puntualità, bontà, equanimità, rigorosa coerenza.
I voti debbono essere rinnovati tutti i giorni. Tutti i giorni dovremmo rinnovare la nostra motivazione ed elevare la qualità dell'obiettivo spirituale che desideriamo raggiungere, servendo, studiando, pregando, stando in compagnia di devoti avanzati spiritualmente per condividere il loro gusto per le pratiche della Bhakti. Viceversa si finirà per abbandonare il percorso verso la Luce e l'Amore una volta che saranno esaurite le motivazioni iniziali con le quali abbiamo intrapreso il viaggio.
Chi decidiamo di adorare e di servire stabilisce la nostra direzione. Dove andiamo, dipende da chi adoriamo. E l'adorazione non è quella che facciamo a livello esteriore-formale, ma dove la nostra mente va.
Dopo aver scelto il giusto destinatario della nostra adorazione, occorre interrogarci sulla qualità della stessa e cercare di migliorarla ad ogni passo.
Adorando qualcuno o qualcosa, ci indirizziamo verso quella persona o quella cosa, ma dall'indirizzarsi al giungere alla meta c'è quanto tra il dire e il fare. Nel mezzo ci sta il mare, o meglio: l'oceano dell'esistenza incarnata con il suo ciclo continuo di nascite e morti, che sono come innumerevoli onde di questo oceano.
Una volta scelta la giusta direzione, poi dobbiamo percorrere la strada, con impegno, con coerenza.
Interroghiamoci: ma io chi sto adorando? Chi sto servendo?
Stiamo attenti a ciò che desideriamo: lì va il nostro cuore, la nostra mente e tutto il nostro essere al momento della morte. Se vogliamo andare verso vette elevate della coscienza, dobbiamo desiderare esclusivamente ciò.
Sattva guna è fondamentale per proseguire il viaggio, come spiega Krishna ad Arjuna nella Gita ed anche ad Uddhava nell'undicesimo canto del Bhagavata Purana. Senza giungere alla piattaforma di sattva, la realizzazione spirituale rimane una chimera.
Occorre riuscire a ben indirizzare il nostro investimento affettivo, e talvolta occorre anche effettuare degli spostamenti, disinvestendo da una parte e investendo in un'altra, laddove capiamo che si può meglio operare per il bene di tutti. Che le nostre relazioni crescano sulle ali della gratitudine, senza dipendenze affettive ma nel pieno della nostra ed altrui libertà. La volontà è dunque strumento fondamentale per compiere questo lavoro su noi stessi. Che la nostra volontà sia sattvica, buona, savia, dolce, spirituale, tutta volta al bene altrui, che non è distinto dal nostro. In questo modo sattva guna gradualmente diventa vishuddha sattva, pura virtù, quella che non appartiene più alla prakriti e che parla la voce del sé.
Come sappiamo, è difficile ascoltare la voce dell'anima. Per riuscirci occorre diminuire la voce dei sensi. Solo così si può cominciare a percepire il nostro sé”.
La voce dell'anima...ecco il richiamo che adesso più che mai ci giunge forte e chiaro. In questo Seminario sentiamo di aver fatto un profondo lavoro su noi stessi e preghiamo il Signore di riuscire a portarlo avanti con coerenza. Ringraziamo di cuore la comunità spirituale di Prabhupada desh che ci ha ospitato e concludiamo quest'esperienza con uno scambio di riflessioni e di immagini tra i vari partecipanti.
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Laura: Ogni volta il Seminario è occasione di rinnovamento. Desidero farmi portatrice di questi insegnamenti e fare in modo che sempre più persone possano essere qui per trarne anche loro beneficio e ispirazione.
Piera: È bello stare assieme a persone con le quali poter condividere un cammino spirituale. E' bello scoprire che esistono ancora persone che sanno ascoltare e donarti qualcosa semplicemente per il gusto di farlo, senza aspettarsi nulla in cambio.
Michele: Non vorrei essere in nessun altro posto dell'universo se non qui.
Graziano: Ringrazio la comunità spirituale che ci ha ospitato e che è così accogliente. Ringrazio per il Seminario che ci è stato offerto da Shrila Gurudeva. Ho apprezzato molto la non dogmaticità, la volontà di interpretare nel senso più autentico la Bhagavad-gita, trasmettendo quel suo messaggio di Devozione e Amore che va al cuore della spiritualità. Questo sapere è stato ricollegato ai grandi classici dell'Occidente, a Socrate, al mondo delle idee di Platone. In questo modo il messaggio della Gita è entrato più facilmente in noi, perché questo approccio è più facilmente comprensibile alla nostra forma mentis. Questa è la migliore compagnia che si possa sperare di avere.
Franca: Sono sempre stata piuttosto chiusa, introversa, timorosa degli altri e invece qui, in questi Seminari, mi apro. Questa compagnia mi accetta sempre, mi conforta e mi dà sostegno.
In questo Seminario è emerso forte il desiderio di abbandonare ogni legame con una persona ottenebrata che mi ha procurato tanto dolore. Finalmente ora mi sono sciolta. Grazie a questa esperienza sento di aver abbandonato il rancore e so che devo ancora lavorare su me stessa per giungere all'Amore. Grazie a tutti perché tutti mi avete dato qualcosa.
Pamela: E' una sensazione di gioia quella che trasmettete. Per questo desidero stare sempre di più con voi per sapere da dove arriva questa gioia. Mi sembra di conoscere ciascuno da sempre, perché ognuno si mostra così com'è, in un ambiente che permette a tutti di sentirsi a proprio agio e di esprimersi autenticamente.
Luciano: Partecipando a questi Seminari, ho imparato a non lamentarmi più di quel che mi accade! Ho capito che il lamentarsi toglie la possibilità di cercare le vere soluzioni. Questi insegnamenti fanno l'effetto contrario di quelle bombe che hanno inventato gli uomini e che dilaniano. Questi insegnamenti fanno entrare dentro la luce che mi dà speranza, che mi reintegra ed armonizza all'universo.
Davide: Sono arrivato con una mente molto pesante, carica di pensieri negativi. Ora è completamente sgombra. Mi risuonano soltanto i canti e i santi Nomi. Ho ascoltato insegnamenti elevatissimi, mi sono liberato da molti dubbi, ho acquisito un'importante conoscenza.
Natalina: Grazie, Shrila Gurudeva, perché mi hai orientato e mi sostieni ogni giorno, ispirandomi attraverso i tuoi insegnamenti. Senza questa ispirazione non potrei vivere. La tua presenza mi accompagna in ogni momento della mia vita e spero per sempre.
Francesca: Sento che siamo tutti uniti dallo stesso sogno e sento un forte legame con ciascuno di voi.
Riccardo: Ringrazio tutti i cari compagni di viaggio. In questo contesto mi sento di essere nella migliore posizione possibile per individuare e superare i miei limiti. Grazie a tutti!.
Caterina: Lascio qua i miei fardelli. Ho capito che gli affetti si possono trasformare e portare verso direzioni più elevate, fino all'Amore. Questo Seminario mi ha aiutato a superare la perdita della persona più cara della mia vita. Sono molto felice di aver intrapreso questa strada che ci apre ad un Amore universale e che ci trasforma veramente.
Liliana: Qui c'è tutto. La mia storia, le mie debolezze. Ma anche tanta fiducia in questa via d'Amore. Qui riusciamo a sciogliere tutti i grumi che abbiamo dentro. Lo studio degli insegnamenti spirituali informa e struttura la nostra psiche e la nostra personalità, cosicché possiamo proseguire il nostro cammino con strumenti enormemente migliori. Ogni volta, ad ogni Seminario, è come aggiungere forza e soprattutto dolcezza. Questa via è infatti contrassegnata dalla dolcezza ed è questa dolcezza che dobbiamo trasmettere agli altri, facendo passare questa luce. Maestro, un ringraziamento infinito per l'uso che fai della parola. Gli insegnamenti di Krishna potevano apparirci lontanissimi, e invece tu li rendi attuali, comprensibili e fai affiorare il gusto di intraprendere questo cammino. Assieme a voi io sto guarendo.
Letizia: Sto imparando a vedere le molte ombre che ci sono nella mia persona. Voglio imparare a fare amicizia con esse per poi lasciarle andare. In questi Seminari si sciolgono blocchi energetici, tensioni, e diventano più piccoli quei buchi neri con i quali conviviamo giornalmente tanto che ci sembrano familiari, e invece sono estranei a noi che siamo luce. Vi ringrazio per questa luce che mi avete trasmesso, ognuno in modo diverso.
Eleonora: L'offerta non è altro che restituire ciò che ci è stato donato. Questo insegnamento mi ha emozionato e mi ha fatto comprendere cosa sia la Bhakti, lo spirito del servizio devozionale. E' bellissima la dichiarazione d'Amore di Krishna: se ti dai a me, io accetto di darmi a te.
Anselmo: Non c'è altro scopo se non scambiare l'Amore. Quando il cuore tracima di gratitudine, come può tracimare un fiume, e quando con il servizio questa gratitudine diventa Amore, non c'è più da fare nessuno sforzo per fare del bene agli altri. La gioia arriva, anzi ci precede dovunque andiamo. Ho capito che la gioia è una conquista.
Maria Giovanna: Sempre di più mi è chiara l'importanza dello studio. Lo studio dei testi sacri mi sta permettendo di sviluppare una relazione profonda con il Guru, con Dio e con i devoti.
Francesco: La perla che porto a casa è quella metafora dell'albero che hai citato e che fornisce il legno alla scure. Questo insegnamento mi ha fatto sentire forte. E' un concetto straordinario di libertà che fa impallidire tutte le pseudo libertà che ho rincorso in tutta la mia vita e che mi hanno dato solo ansietà.
Mariella: Ora so che il mio cammino è questo: la via dell'amore e della gratitudine. Ricorderò per sempre: quel che non si ama si perde. Quel che si ama non si perderà mai.
Andrea: Qui si sperimenta la bellezza di una scuola che non è mera accademia, ma che è una gurukula, una scuola spirituale con insegnamenti che possono essere vissuti come esperienza quotidiana nella propria vita.
Dopo queste testimonianze, Shrila Gurudeva ci offre l'ultimo insegnamento di questo Seminario:
“Negli animali gli istinti sono qualcosa di potentemente determinante, come se essi non avessero nessuna possibilità di annullare queste influenze totalitarie. Vivono sotto il giogo degli istinti. Ma pensate quanto è potente l'educazione: nonostante tutto ciò, l'educazione anche nel caso degli animali può procurare grandi trasformazioni. Questo ci fa capire l'importanza della scuola ed è per questo che io sono uno strenuo sostenitore dell'educazione. L'apprendimento è la prima forza trasformatrice in una persona”.
Tutti assieme ringraziamo coloro che, durante il Seminario, si sono presi cura dell'adorazione delle Divinità e chi ha cucinato per noi: persone che non hanno seguito il Seminario per permetterci a noi di seguirlo. Siamo tutti sullo stesso vascello, aggiunge dice Shrila Gurudeva. Tutti stiamo andando verso la riva splendente della beatitudine e dell'immortalità. Il minimo che possiamo fare è aiutarci l'un l'altro. Ancora una volta testimoniamo come la compagnia spirituale aumenta la volontà, la determinazione, i buoni propositi. Essa ci aiuta a riacquisire fiducia nella vita, sviluppando una visione rinnovata. Ed è la visione che ci dà coraggio. Il coraggio di proseguire il Viaggio.
Vostra servitrice,
Madhavipriya dasi