41° Commemorazione di Caitanya Nitai dasa
Oggi, con profonda gratitudine e rispetto, ricordo il quarantunesimo anniversario della dipartita di mio padre, Caitanya Nitai dasa, un devoto straordinario, la cui vita è stata un esempio luminoso di generosità, umiltà e dedizione. Alle 19:05 del 29 novembre 1983, tra le mie braccia, hai lasciato il corpo, accompagnato dal Maha-mantra.
Quell’istante, così pieno di intensità spirituale e affettiva, ha lasciato un segno indelebile nel mio cuore.
Caro Caitanya Nitai Prabhu, caro babbo,
il ricordo della tua presenza rimane vivido, come un faro che continua a illuminare il mio cammino.
Sei stato un padre esemplare: responsabile, capace, un nonno amorevole e protettivo per i miei figli, un marito devoto e rispettoso per mia madre, e un punto fermo per tutti noi. La tua vita era un perfetto equilibrio tra puntualità, competenza e calore familiare, unendo con misura il senso del dovere alla profondità dell’amore.
Da te ho appreso innumerevoli lezioni che continuano a risuonare nella mia vita. Mi hai trasmesso con naturalezza il valore della dedizione, della disciplina e della rettitudine. Attraverso il tuo esempio, silenzioso ma potente, mi hai insegnato il significato profondo del servizio.
Anche se durante la tua presenza non sempre ne ero pienamente consapevole, la tua dipartita mi ha rivelato quanto grande fosse il patrimonio di conoscenze e virtù che mi hai lasciato.
Nei momenti di bisogno, ritrovo la forza negli insegnamenti che mi hai trasmesso.
Gli ultimi sette anni della tua vita incarnata li hai dedicati con encomiabile impegno alla pratica della Bhakti. Con totale devozione, hai messo a disposizione tutte le tue capacità per servire la missione di Shrila Prabhupada. Hai contribuito alla realizzazione di importanti opere come l’altare del Tempio di Roma, il Tempio di Villa Vrindavana e altre infrastrutture, affrontando progetti impegnativi con infaticabile precisione e competenza.
La tua opera è stata un dono che continua a ispirare i devoti di oggi.
La tua relazione con Ananda Vrindavana Mataji, mia madre e tua amata consorte, era un esempio straordinario di lealtà coniugale e affetto sincero. La vostra complementarietà caratteriale si traduceva in una collaborazione armoniosa, dimostrando come il rispetto e la dedizione reciproci possano rendere il matrimonio una forma di servizio a Dio.
Ricordo con affetto i tuoi insegnamenti, impartiti non solo con parole, ma anche con gesti semplici e significativi. Da bambino, quando mia madre era impegnata nelle ultime incombenze serali, eri tu ad accompagnarmi a letto, accertandoti che recitassi “le devozioni,” come chiamavi le preghiere della sera. Attraverso questi piccoli momenti, mi hai insegnato il valore della costanza, della fede e della disciplina. Mi hai mostrato come affrontare le difficoltà con senso di responsabilità, coraggio e determinazione. Anche nei momenti di delusione, il tuo esempio è sempre stato per me una fonte di forza e ispirazione.
Il giorno della tua dipartita, in quella piccola stanza dell’ospedale di Careggi, ci hai impartito la tua ultima, silenziosa lezione sul significato della vita e della morte. La tua fermezza nell’affrontare la sofferenza e il tuo rifiuto della morfina per mantenere la lucidità fino all’ultimo respiro riflettono la profondità della tua fede e il tuo straordinario coraggio. Hai lasciato questo mondo con dignità, immerso nel ricordo del Signore, e il tuo ultimo respiro, tra le mie braccia, assorto nell’ascolto del nome di Krishna, è impresso nella mia anima come l’emblema di una devozione pura.
Oggi prego Shri Krishna e Shrila Prabhupada affinché tu sia accolto nella loro compagnia, circondato dall’amore eterno delle anime liberate. Prego che il tuo viaggio spirituale prosegua nella gioia infinita del servizio a Bhagavan Shri Krishna, continuando a ispirare chiunque si trovi a ricordarti.
Caitanya Nitai dasa, ki Jaya!
Con immutato affetto, gratitudine e stima da parte mia, di mia moglie e dei miei figli,
Matsya Avatar das