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Testimonianze sul seminario "Tradimento, Rancore, Perdono"

Cari devoti, i miei omaggi, glorie a Shrila Gurudeva e a Shrila Prabhupada.

Lo scorso sabato e domenica Shrila Gurudeva ha tenuto un Seminario a Torino su: “Tradimento, Rancore e Perdono”.

Anche in questa occasione l'argomento è stato affrontato in una prospettiva multiculturale. Shrila Gurudeva ci ha fatto entrare nel vivo del tema trasmettendoci insegnamenti tratti da varie opere, da varie tradizioni spirituali e filosofiche: dalla Bhagavad-gita alla Divina Commedia, dagli insegnamenti del Bhagavata Purana a quelli di Aristotele, Alberto Magno e Tommaso d'Aquino; ci ha narrato opere della tragedia greca e del mito nella tradizione indovedica; ha confrontato Dante a Shakespeare e ha raffigurato in maniera vivida– quasi come se stesse sulla scena di un teatro – alcuni passaggi cruciali di opere come l'Otello e il Macbeth; ci ha raccontato episodi della vita di personaggi storici come Giulio Cesare nelle Idi di Marzo e Lorenzo il Magnifico nella Congiura dei Pazzi a Firenze; ci ha narrato di eventi che hanno segnato l'umanità come le Crociate e il periodo del terrore nella Rivoluzione Francese.

In poco tempo ci siamo trovati di fronte ad un quadro davvero vasto e significativo: dal peccato originale di Adamo ed Eva alle tragedie della cronaca contemporanea, in cui il tradimento ancora è protagonista e scuote gli animi, fa imperversare le passioni più tenebrose e pone l'essere umano di fronte al grande imperativo etico di correggersi, di pentirsi e perdonare, di liberarsi da quegli attaccamenti morbosi, egoistici ed egocentrici, che portano inesorabilmente all'auto-distruzione.

Shriman Matsyavatara Prabhu

Ecco un passaggio del Seminario:

“Nel corpus dell'umanità serpeggia il male. Chi nega il male, è sopraffatto dal male. Chi nega la propria ombra, da essa viene assalito quando meno se lo aspetta. Se non ci confrontiamo con le nostre passioni, con i nostri vizi e difetti, essi diventano sempre più forti e aggressivi e ci divorano non visti. Ma è anche vero che chi guarda fisso l'abisso, casca nell'abisso; quindi l'ombra non la si può negare ma nemmeno la si può fissare. Occorre misurarla e portarla allo scoperto integrandola nel sé, attraverso la dedizione ad insegnamenti spirituali e pratiche di vita illuminate. Esiste nell'uomo una matrice divina che lo può salvare dall'abisso. Esiste una conoscenza che libera. Ma questa liberazione è una conquista. E' il risultato dell'impegno nello sviluppo della consapevolezza e nella pratica delle virtù. Nell'inconscio titani e dei si contrappongono. Sta a noi scegliere da che parte stare. Chi vorrebbe vivere con il rancore e con l'odio nel cuore? Le onde del tempo rapidamente si susseguono e cancellano gli eventi della nostra storia. Ma le passioni, se coltivate e serbate nell'intimo, inceneriscono. Ci privano della possibilità di realizzare la bellezza della vita, la gioia, l'Amore. Perseverare nell'errore significa ostacolare il fluire della vita. Significa incatenarsi al giogo di un'atroce sofferenza. Non perdonare significa morire dentro. Dobbiamo andare al centro di noi stessi, realizzare l'immensità del pentimento e del perdono, liberarci da attaccamenti e dipendenze e, da liberi, realizzare il fine della vita riscoprendo le nostre qualità divine”.

I partecipanti al Seminario

Qui di seguito ho il piacere di condividere con voi la testimonianza di Marika, una nostra corsista e cara amica che ha partecipato al Seminario e che ha scritto quel che segue al termine della prima giornata.

Con affetto,

vostra servitrice,

Madhavipriya dasi

Al termine del primo giorno di Seminario

"La giornata di oggi è stata come sempre, grazie all'esposizione superlativa dello straordinario prof. Marco Ferrini, una occasione speciale per poter elevare la propria coscienza e cercare di superare i propri limiti di comprensione. I concetti che sono rimasti circolanti dentro di me sono tanti, così come sono infiniti gli insegnamenti che ne derivano.

Il viaggio di oggi aveva come tema l'approfondimento del tema del tradimento e sono rimasta molto colpita nell'aver appreso che non soltanto il tradimento ha origini divine (il primo traditore è stato infatti Lucifero che paradossalmente significa portatore di Luce) ma che tutta la storia a partire dai tempi più remoti (con la consapevolezza di allora ) così come la storia più recente è costellata di grandi e piccoli quotidiani tradimenti di ogni grado e livello e che la maggior parte delle persone non si accorge, cioè non è consapevole né di infliggere e né di subire. L'essere insomma si rende conto di cosa sia il tradimento soprattutto quando si introducono argomenti scottanti quale la sessualità ed il rapporto di coppia, senza tenere conto che esistono molte altre forme di tradimento che sono più subdole e che sono quasi sempre legate a persone che in qualche modo hanno a che fare con il potere. Tutte le persone che ricercano e conseguono il potere in diversa misura rimangono intrappolate dal loro stesso ruolo e, nel tentativo di mantenerlo sono costrette a cambiare continuamente i loro propositi, le loro intenzioni, la natura delle loro relazioni al punto da divenire per motivi di interesse nemici e traditori dei loro amici e, quindi persone molto poco affidabili(basta guardare alle vicende del mondo politico per averne un'idea più precisa).

Domande e risposte

Mi ha colpito molto la determinazione e la distorsione a livello della personalità dei cosiddetti soggetti anaffettivi che sono in pratica i veri grandi distruttori della storia. Persone così centrate in sé stesse da non avere spazio per provare sentimenti e compassione per altri, che per risolvere i propri problemi hanno soltanto una soluzione: eliminare fisicamente chi è responsabile del problema che si è verificato o, nel migliore dei casi, rendergli la vita impossibile. Così mi rendo conto che realmente il tradimento e la distorsione della personalità che è così stata ben delineata dalla figura del serpente (il modo di incedere strisciante, silenzioso, con momenti di assoluta immobilità e momenti di improvviso e velenoso attacco ) sono una realtà quanto mai diffusa nella nostra realtà quotidiana ed è realmente un qualcosa che attraversa trasversalmente la civiltà umana, e di cui tenere conto quando ci si relaziona con altri.

Il motivo scatenante dei tradimenti sia a livello sessuale e fisico, così come a livello più psicologico è quindi la distorsione della personalità che ha origine dallo squilibrio dei guna e, in modo particolare di Raja guna che è responsabile della tendenza del soggetto verso il potere, l'affermazione personale, la passione, il possesso ed il godimento derivante dal possesso e che ha la caratteristica di autogenerarsi. Tutto questo causa nel soggetto il formarsi di una mente contorta, incline alla menzogna, all'invidia e alla gelosia, emozioni negative che possono portare a forme differenti di reattività, tradimento e di vendetta. L'unica forza che è in grado di contrastare la forza distruttiva del tradimento e della vendetta è quella dell'Amore che è in grado di elevare l'anima fino al punto in cui la Luce dell'illuminazione sia in grado di eliminare le zone d'ombra della personalità umana.

Solo così si può arrivare a fare l'esperienza del perdono in grado di sanare i conflitti generatisi dal tradimento e dalla vendetta, ma è un obbiettivo quanto mai difficile da conseguire in quanto il perdono non è mai disponibile per chi non ama e quindi per poter perdonare è indispensabile anche essere in grado di amare".

Marika Ferrero

Visualizzazione meditativa

 

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