Vincere le nostre ombre. Riflessioni sull'iniziazione spirituale
La giornata di Bhima Nirjala Ekadashi trascorsa assieme a Shriman Matsyavatara Prabhu a Prabhupada desh, lo scorso 12 giugno 2011, è una di quelle esperienze memorabili che rimarranno per sempre nei cuori di chi ha partecipato.
Un ininterrotto flusso di ispirazione da mattina fino a sera ci ha avvolto, entusiasmato e fatto riflettere su una delle tappe cruciali della vita di ogni spiritualista: la scelta del Maestro e l'iniziazione spirituale. Shrila Gurudeva ha trattato il tema trasmettendoci illuminanti insegnamenti degli Acarya vaishnava: da Sanatana a Rupa Gosvami, da Bhaktisiddhanta Sarasvati a Shrila Prabhupada. Il Darshan è durato tutta la giornata e gli argomenti sono stati così intensi che ci hanno permesso una meditazione continua.
Insegnamenti di grande valore spirituale e anche di grande concretezza, contestualizzati nel mondo in cui viviamo e applicati alle varie sfere della nostra esistenza. E' stata trattata la metafisica dell'iniziazione spirituale ma anche la sua antropologia, ovvero il suo collegamento all'essere umano nella sua globalità, nelle sue luci e nelle sue ombre. Sono state fatte riflessioni importanti e di senso e metodologiche, che hanno permesso di approfondire il significato esoterico della Diksha e gli strumenti pratici che ci permettono di viverne i valori nella nostra quotidianità, facendo scelte consapevoli e responsabili. Tutto ciò richiede sacrifici, dedizione, coerenza, rigore e tanto desiderio di evolvere, ma chi prosegue con onestà sul sentiero sperimenta rinnovata visione, fiducia, speranza e gioia ad ogni passo. Anche le crisi che sopraggiungono, se si coltivano umiltà e gratitudine verso Shri Shri Guru e Krishna e se si mantiene fede ai voti presi con la Diksha, diventano come trampolini di lancio per comprensioni e dimensioni di coscienza più elevate.
Non so come le corde vocali di Shrila Gurudeva abbiano resistito, in un giorno di digiuno anche da acqua, a parlare per 8 ore consecutive. Per noi che abbiamo testimoniato ciò e partecipato con gioia a questo speciale evento, è chiaro che si sono attivate forze superiori, inconcepibili per gli ordinari parametri umani. Sembrava di essere in un'isola spirituale, come in un'oasi di Vaikuntha all'interno di questo mondo.
Abbiamo avuto l'opportunità di fare tante domande, molte delle quali hanno toccato temi cruciali quali l'astensione dal sesso illecito e la gestione dell'energia sessuale nei rapporti tra coniugi; il modello del Guru vivente nel suo principio archetipico e nella sua umanità; l'esperienza della libertà e dell'autonomia nel rapporto Guru-discepolo.
E' stato come ritrovarsi dentro allo Shrimad Bhagavatam. In sette giorni, tante volte mi sono chiesta, come ha fatto Shukadeva Gosvami a dare così tanti insegnamenti a Maharaja Parikshit? Ogni storia narrata nel Bhagavatam è un mondo, un universo che ti riempie di senso, e subito dopo un'altra storia, di significato ancora più grande. E così ogni insegnamento che Shrila Gurudeva ci ha donato in questo speciale giorno ci ha aperto come una finestra sul mondo, e poi una finestra ancora e un'altra ancora, finché ci siamo sentiti fuori dallo spazio e dal tempo.
Chi è il Guru?
Chi è il discepolo?
Quali sono le loro qualità e i loro doveri?
Quali sono le basi per intraprendere la via iniziatica e in che cosa essa davvero consiste?
Qual è il nostro obiettivo evolutivo e quali sono le nostre ombre? In che modo possiamo vincerle?
In che modo possiamo illuminare la nostra coscienza e la nostra vita?
Se non impariamo a riconoscere le nostre ombre, ha spiegato Shrila Gurudeva, prima o poi finiremo per soccombere ai loro silenziosi micidiali attacchi.
Il nostro Maestro ci ha messo in guardia dai tanti rischi e pericoli che possiamo incontrare lungo il percorso spirituale, affinché in noi si costituisca un'immagine e concezione della Diksha non astratta o sentimentalistica, né tantomeno superficiale o dogmatica, quanto invece straordinariamente concreta, realistica e matura, fondata sulle verità degli Shastra e sull'esperienza di vita degli Acarya. Il perno della vita iniziatica è la cura reciproca nel rapporto Guru-discepolo, in primis attraverso l'educazione che il Guru elargisce e la chiara disponibilità del discepolo a migliorarsi e correggersi.
La vita iniziatica, ha concluso Shrila Gurudeva, è la più grande e affascinante impresa. Mentre percorriamo questa via, a volte ci sembra quasi di volare, e a volte invece i piedi pesano come fossero di piombo. Ma quel che è certo è che se pratichiamo con sincerità, serietà e purezza, con fede e devozione in Shri Shri Guru e Krishna, il percorso diventerà sempre più naturale e facile e noi sempre più felici e coscienti di quello che è il più alto scopo della vita: l'unico per il quale valga la pena vivere.
Mentre ero in questo meraviglioso Sat-sanga, più volte ho pensato: “Se ti avvicini al fuoco, anche se hai il gelo nel cuore, ti riscaldi”.
Per ricordarci di questa giornata e per riascoltare alcuni insegnamenti ricevuti, potete vedere un video ricordo a questo link:
https://www.matsyavatara.com/blog/video/173-una-giornata-indimenticabile.html
A breve verrà creato anche il video completo dell'evento. L'audio della lezione è già disponibile a chi interessato.
Con affetto,
vostra servitrice,
Madhavipriya dasi