Non ci dobbiamo indignare se qualcuno calpesta la nostra ombra. Noi non siamo la nostra ombra. Le malefatte altrui calpestano semplicemente la nostra ombra e con noi non hanno niente a che fare. L'anima è avikaryat, immortale.
Tutte le prove servono per consolidarci nella nostra matrice spirituale, è lì che dobbiamo eleggere la nostra dimora e realizzarci perché questo mondo è poco più di un sogno e ha un tempo che solo la nostra illusione gli conferisce, ma in realtà sapete quanto dura? Un attimo! ...in un attimo si conclude, e si conclude male, perché si muore e si rinasce fino a quando finalmente riusciamo a fare l'esperienza della realtà.
La vita non si spegne mai, ma a noi sembra che si spenga perché siamo identificati con i possessi, con il corpo e i suoi derivati. Per disidentificarci non aiutano neanche le gerarchie religiose. Occorre fare il salto dalla religione alla spiritualità. Là siamo invulnerabili. Se risediamo in quella dimensione, i fatti accadono ma capiamo che accadano fuori di noi, in periferia, dove noi arriviamo solo con la nostra ombra.
È l'ombra che si ricopre di macerie, che viene inghiottita dall'oblio del tempo, ma l'oggetto reale - il sé - emerge, rimane e risplende al di sopra di essa.
Matsya Avatar das