Lettera a Shrila Prabhupada - Vyasapuja 2019
Lettera a Shrila Prabhupada - Vyasapuja 2019
Carissimo Shrila Prabhupada, Ti prego di accogliere i miei rispettosi omaggi ai Tuoi piedi di loto.
Nama om vishnu padaya krishna preshthaya bhu-tale shrimate bhaktivedanta swami iti namine
Namaste sarasvate deve gaura vani pracharine nirvishesha shunyavadi pashchatya desha tarine
Om ajnana timirandhasya jnananjana shalakaya
chakshur unmiltam yena tasmai shri gurave namaha
Nonostante le preghiere che rivolgevo a Dio, i miei studi e il desiderio di entrare in qualche modo in contatto con Lui, fino a quando non mi hai offerto il Tuo primo darshan, tutti i miei sforzi erano rimasti palesemente privi di esito.
Sento, so, che hai dato una svolta decisiva alla mia vita: mi hai illuminato, ispirato, educato, accompagnato e sostenuto fin qui con il Tuo esempio vivente d’innamorato di Dio, espressione manifesta di pura bhakti.
Ricordo che all'inizio, prima di incontrarti, cercando me stesso, quasi inconsapevolmente, ho cominciato a cercare Dio e, cercando Dio, sono giunto a Te. Giungendo a Te, quella stessa benedetta mattina di fine agosto ‘76, mi hai reindirizzato alla ricerca di Dio. Dio era già vagamente presente nella mia coscienza, Tu hai riacceso il mio ricordo e ravvivato il desiderio di servirLo, ponendolo al centro del giardino fiorito del mio cuore.
Sento, so, che sei stato il mio catalizzatore spirituale, il mio trasformatore.
Sento, so, che le Tue benedizioni hanno fatto accadere quel che stavo desiderando da anni, se non da innumerevoli vite.
Sento, so, che grazie a Te ho potuto interrogarmi con autenticità sui temi dell'Essere, del Conoscere e del Volere soltanto dopo averTi incontrato. Tu hai attivato quelle funzioni della mia coscienza che mi hanno riorientato verso la realizzazione della mia relazione d'Amore con Dio, realizzazione che può avviarsi soltanto attraverso la ineffabile grazia di un Suo puro devoto il quale, mosso da compassione e pietà, dedito a ristabilire le interrotte relazioni d’Amore tra le anime erranti e Lui, il supremo eterno Amico.
Fin da bambino ho sentito una certa attrazione per Dio, ma con l'adolescenza si era gradualmente ridotta, fino a diventare poco più di un rarefatto sentimento di mancanza che non riuscivo più a rimetterlo al centro se non con limitanti concetti astratti. Sentivo però che il ricordo di Dio, seppur vago e mutevole, era precedente rispetto a tutti gli altri contenuti della memoria o meglio, lo percepivo come un ricordo sublime che giaceva nella mia lontana memoria. Il ricordo mi appariva come un oggetto caduto in acque profonde e mosse, in cui lo si scorge soltanto in maniera vaga, indefinita, almeno finchè non si calmano le acque.
Come in certi sogni, pur avendo perduto la memoria delle immagini, il contenuto, travalicato il confine della notte illumina la coscienza, non tanto da poter essere nitidamente ricordato come immagine, bensì percepito come un costante stillare di gocce di dolcezza provenienti da una sconosciuta fonte interiore.
Sento, so, che ricordavo soltanto in maniera vaga, distante e confusa il mio rapporto con Dio. Era come se avessi perduto un tesoro, di cui ne conservavo una nebulosa traccia nella memoria profonda. Cercarlo e trovarlo erano diventati gli scopi della mia vita e Tu mi hai stimolato a ricercare quel tesoro.
Sento, so grazie a Te, che le quattro passioni dell’animo: desiderio, gioia, timore, dolore sono state degenerate dai condizionamenti e che gli amplessi della vera voluttà sono autentici soltanto quando sono rigorosamente spirituali. Il resto sono giochi di specchi, i cui riflessi sono tutti ingannevoli quanto suadenti sussurri di Maya. Solo grazie a te ho potuto fin qui sottrarmi a tali incantesimi. Reminiscenza della memoria sono le passioni, quali la lussuria, il potere, la ricchezza, il successo, i riconoscimenti, le amicizie potenti e gli amori mondani, i quali, nella misura in cui sono separati dalla relazione con Dio, sono causa di dolore cocente e prolungato nel mondo delle condizioni. Tu mi hai insegnato a riconoscerli e ad evitarli, e io ho ricominciato a vivere autenticamente.
Grazie Shrila Prabhupada, Ti prego di accogliere i miei rispettosi omaggi ai Tuoi piedi di loto e continuare ad ispirarmi nell’offrirti con il cuore ogni mio desiderio, pensiero, parola e azione.
Il Tuo devoto, affezionato servitore,
Matsya Avatar das