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Le glorie del Santo Nome - Le otto laudi di Shri Caitanya Mahaprabhu

Care devote,
Cari devoti,

Vi prego di accettare i miei omaggi. Lodi e glorie a Shrila Gurudeva e Shrila Prabhupada!

Come consuetudine, in questi giorni di celebrazione delle glorie del Santo Nome, stiamo leggendo ogni mattino dei passi scelti di opere che ci rivelano i prodigiosi effetti sulla coscienza della pratica di Hari Nama Mahamantra, con la guida e il commento del nostro amato Maestro.

Oggi, proponiamo le otto laudi note come Shikshashtaka, attribuite a Krishna Caitanya Mahaprabhu nella Tradizione Vaishnava. Shrila Gurudeva spiega come esse esprimono in maniera fresca, immediata e profonda lo stato di coscienza del loro autore immerso nell’amore per Dio, colmo di fede e di gratitudine per i Santi Nomi. Un modello ideale di pensiero estatico, offerto a tutti coloro che stanno facendo una ricerca spirituale.

I.

Gloria al sankirtana di Shri Krishna che monda il cuore dall’accumulata polvere del tempo ed estingue, nel mondo delle condizioni, il fuoco dell’esistenza, scandita da innumerevoli nascite e morti. Il sankirtana a tutti dà letizia, perché mitiga la sofferenza come i freschi raggi della benevola luna. E’ la vita della conoscenza spirituale, accresce la beatitudine e permette di gustare quella felicità che il nostro desiderio da sempre insegue.

II.

Signore, il Tuo Santo Nome è fonte di ogni benedizione per gli esseri viventi. Per questo a centinaia di migliaia Tu possiedi Nomi che, come Krishna o Govinda, racchiudono tutta la Tua divina potenza. Non vi sono regole rigide per invocarli perché, mio Signore, con munificenza Ti lasci avvicinare attraverso i Tuoi nomi; ma tanta è la mia miseria da non provare per essi attrazione alcuna.

III.

I Santi Nomi del Signore andrebbero invocati con mente sottomessa, considerando se stessi meno di un filo di paglia sulla strada, facendosi più tolleranti di un albero, liberi da ogni senso di falso prestigio e sempre pronti a dar rispetto agli altri. In questo stato di coscienza, sempre si potranno invocare i Santi Nomi del Signore.

IV.

Onnipotente mio Signore, non bramo ricchezze o belle donne, né sono alla ricerca di discepoli. Desidero soltanto adoprarmi con amore e senza fini personali al Tuo servizio, vita dopo vita.

V.

Krishna, figlio di Nanda Maharaja, sono il Tuo eterno servitore, ma per molteplici ragioni languo in quest’oceano di nascite e morti. Ti prego, tirami in salvo e ponimi, come un granello di polvere, ai Tuoi piedi di loto. 

VI.

Mio Signore, quando invocando i Tuoi Nomi divini, i miei occhi si orneranno di un incessante torrente di lacrime d’amore? Quando la mia voce si spezzerà nel pronunciarli? E quando i peli del mio corpo si rizzeranno al loro canto?

VII.

Govinda, da Te separato ogni istante mi passa come una dozzina d’anni o ancor più. Dai miei occhi come pioggia fitta sgorgano lacrime e il mondo intero appare come vuoto in Tua assenza.

VIII.

Krishna è e sarà sempre il mio unico Signore, anche se il Suo abbraccio mi schiacciasse o se Egli mi spezzasse il cuore con la Sua assenza. Nella Sua assoluta libertà di agire come più desidera, rimarrà sempre l’eterno Signore da me adorato, in ogni circostanza.

 

Citazione: “Gloria al sankirtana di Shri Krishna che monda il cuore dall’accumulata polvere del tempo ed estingue, nel mondo delle condizioni, il fuoco dell’esistenza, scandita da innumerevoli nascite e morti”.

Shrila Gurudeva spiega come le condizioni qui rappresentate sono le tre energie strutturanti della materia, sattva, rajas e tamas. Vivere nel mondo delle condizioni implica subirle e condurre un’esistenza condizionata.

L’invocazione dei Nomi Divini ha la potenza di favorire la nostra liberazione, è la centralità nella vita spirituale di un puro devoto che può sperimentare effetti straordinari sulla coscienza. Gradualmente il pensiero ordinario viene trasceso, cuore e mente si purificano e può accedere alla visione della Realtà, avvicinandosi sempre più alla propria intima essenza, atman (l’anima), trasformando il canto da un monologo a un dialogo con Dio. Esercitandosi nella pratica di Hari Nama Mahamantra, dobbiamo essere vigili e concentrati nell’evitare di incorrere nelle dieci più gravi offese (dasha aparadha). Solo così, in questa stessa vita saremo testimoni dello sbocciare dell’Amore puro nei nostri cuori.

Shri Hari Nama Japa Yuga Dhrama ki Jay! Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada ki Jay! Gaura Premanande!

Vostra servitrice,

BalaRadhya dasi

 

 

 

 

 

 

 

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