Il Segreto dell'Amore

Dalle persone che ci sono più vicine, può venirci tanto bene ma talvolta anche il male. A volte le persone cui abbiamo dato di più, possono addirittura infliggerci il male più grande. Possono ad esempio riversare su di noi gelosia o invidia, oppure da loro può provenire una cocente delusione, un inganno, un tradimento. 

A volte il dare sembra che non implichi il ricevere e allora si deve imparare una regola fondamentale del dharma, che è la seguente: quando facciamo del bene a qualcuno, questo bene non si realizza completamente se non siamo distaccati dal ricevere da quella persona qualcosa in cambio. Ciò non significa essere distaccati o disinteressati dal ricevere del bene in sé, ma dal fatto appunto di riceverlo da quella persona in particolare. Se facciamo del bene, il bene verrà comunque come espressione di una legge di ordine matematico che regola la remunerazione sistematica di ogni azione.

È sbagliato pensare che la persona alla quale abbiamo fatto del bene ci debba qualcosa, perché ciò inficia e corrompe il bene che abbiamo fatto.

Il bene e l'amore, quando autentici, sono auto-appaganti, non  necessitano di reciprocazione. Quest'ultima certamente incrementa l'amore, ma la sua eventuale assenza non lo sminuisce, se appunto l'amore è autentico.

Nel Vangelo secondo Matteo si legge che quel che dona la mano destra, non lo sappia la mano sinistra. Dunque amare vuol dire

non pretendere nulla in cambio. Come infatti spiega Shri Krishna nella Bhagavad-Gita, la perfezione della carità in shuddha sattva è libera dalla pretesa di reciprocazione.

Non dovremmo essere dipendenti dalle persone verso le quali abbiamo fatto del bene,  né dovremmo limitarci a valorizzare solo chi ci valorizza. Valorizzare chi valorizza noi, NON è il gioco dell'amore. E' il gioco dell'ego. 

Il segreto per la nostra realizzazione, ed anche il segreto dell'amore, è essere più umili di un filo d'erba, tolleranti, liberi dal desiderio di onore personale (trnad api sunicena...Shikshasthaka strofa 3). Shri Caitanya Mahaprabhu era un esempio sublime di tale perfetto Amore (Bhakti).