Hari Nama Japa - Novembre 2014
La meditazione non è cosa scontata a questo mondo; senza la meditazione non si interrompe il pensiero automatico e gli anartha (gli ostacoli all’elevazione della coscienza) lo rafforzano. Quando recitate i Santi Nomi non sonnecchiate, non lasciate girare la mente a ruota libera, perché se non la mantenete fissa su Hari Nama Japa non state meditando e non troverete risoluzione ai vostri problemi. Il pensiero ordinario è automatico, generato dagli anartha, dai samskara (semi causali dell’azione) e dalle vritti (onde psichiche). E’ come una ruota che gira a vuoto nel fango, quando senza presa. Il pensiero automatico non favorisce la soluzione dei problemi, ma li genera.
Per modificarlo, occorre un modello di pensiero superiore.
La meditazione non è qualcosa di scontato, non basta infilare la mano in un sacchetto e ripetere un mantra. La meditazione é un’attività dinamica e richiede una forza straordinaria per afferrare i contenuti mentali e farli ruotare intorno a “nama” (nomi).
“Sia beato il Nome del Signore” è scritto nei salmi.
Il nome ha la capacità catalizzare e riassorbire tutte le parti frammentate della psiche.
Come dice Shrila Rupa Goswami: “Il Santo Nome di Krishna viene e danza sulla punta della lingua”.
Dobbiamo entrare in rapporto con il Nome ed è necessaria tutta la svegliezza di cui siamo capaci.
Ci sono persone che nascono e muoiono senza mai farne l’esperienza.
Occorre una profonda respirazione, concentrazione, forza dinamica e visualizzazione altrimenti non è meditare, ma lasciarsi dominare da una mente selvaggia. Alle volte perveniamo a dominarla, altre è lei che domina, ma non dobbiamo arrenderci e lasciarci sopraffare.
La Bhakti non è routine e richiede creatività e impegno costante.
E’ come un rapporto d’amore, che quando diventa routine è incolore, insapore, amorfo, anziché sorgente d’entusiasmo e ispirazione.
Non è scontato avere l’opportunità di cantare il Santo Nome, né di avere dei modelli viventi davanti a sé che possano guidarci. Senza guida diveniamo ciechi guidati da altri ciechi.
Praticate il Santo Nome con fermezza, gioia e vigore.
La preghiera è tale quando arde di fuoco d’Amore, quando tutta l’affettività è convogliata nel Santo Nome; allora diviene calda, piena di passione, ma una passione spirituale che salva dalla forma opposta di tormento, degrado e sofferenza.
Hare Krishna Hare Krishna
Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama
Rama Rama Hare Hare