La Presenza nell'Assenza

Trentasette anni fa, esattamente in questo giorno secondo i calcoli del calendario lunare, avveniva la dipartita di Shrila Prabhupada da questo mondo. Quando appresi la notizia ero nel tempio di Bhaktivedanta ashrama. Con alcuni devoti stavamo cantando "Bhoga-arati" di Bhaktivinoda Thakur.
"Adora Shri Gaurahari che prova sempre un affetto profondo nei confronti dei Suoi devoti...". Immerso in questo rasa estremamente dolce, andai a rispondere alla telefonata di un mio confratello, Hayaya Prabhu, che mi chiamava dal Tempio di Barcellona e dal quale appresi la notizia che avrebbe segnato definitivamente la linea di confine tra il "prima" e il "dopo". Niente sarebbe stato più come era.
Nei testi Vaishnava la scomparsa del Maestro spirituale è talvolta equiparata ad un cataclisma per il discepolo. E' la prova più grande da affrontare nella vita spirituale.
Vapuh, la presenza fisica, non è più accessibile e vani, gli Insegnamenti, sono quelli che si possono apprendere da lì in avanti solo indirettamente, attraverso l'ascolto di quel che fu detto, il ricordo di ciò che fu fatto, il racconto di chi c'era e ha visto, i sentimenti e gli insegnamenti che si sono radicati nel profondo e che nel profondo continuano a vivere.
Questa è la grande prova e la grande sfida ad un tempo: sentire la presenza nell'assenza. In questo sacro giorno, poiché tutto quel che inerisce i puri devoti del Signore è sacro, sia che arrivino in questo mondo per illuminarlo con il Loro modello vivente, sia che se ne dipartano per darci l'opportunità di comprendere ancor più la grandezza di quel che hanno portato e donato affinché si possa far nostro, desidero immergermi nella struggente consapevolezza della presenza nell'assenza.
Shrila Prabhupada, posso dirTi che oggi ancor più io ho la possibilità di viverti nei miei pensieri, di vederti nel mio cuore, ma non solo: di comprenderti ascoltando gli altri, di vederti in quel che Shri Krishna fa accadere, di sentirti nel profondo con quella forma di udito superiore che proviene dall'ispirazione e soprattutto dalla Tua misericordia incondizionata.
Ancor più oggi, a distanza di 37 anni, posso realizzare la grandezza della Tua persona, del Tuo modello di vita, della benevolenza infinita che hai mostrato a ciascuno di noi e al mondo.... posso realizzare la Tua presenza, qui, ora e sempre. E sempre di più nella misura in cui sarò in grado di abbandonarmi al Tuo Amore.
La vita spirituale è semplice, ci dicevi, per chi ha un cuore semplice. Alla fine, quel che conta davvero, è affidarsi a chi ci può aiutare, ispirare, salvare...come quando si entra in un fiume: a noi spetta l'iniziativa di entrarvi, con volontà, determinazione e consapevolezza, ma poi - se continuiamo a rimanere nel fiume - inevitabilmente potremo beneficiare della sua corrente di potente energia ed essere trasportati dalle sue acque che con Te arrivano fino all'oceano del devoto amore.
Shrila Prabhupada, il Tuo esempio vive in chi autenticamente è entrato ed è rimasto in quel fiume di acque divine, nel fiume immenso della Tua coscienza realizzata, dei Tuoi insegnamenti illuminanti, di quella compagnia spirituale che riservi ancora oggi a chiunque desideri stare con Te per servirTi e con Te servire Dio.
"Adora Shri Gaurahari che prova sempre un affetto profondo nei confronti dei Suoi devoti...".