La Seconda Iniziazione
La seconda iniziazione costituisce un passo importante nella vita spirituale di un vaishnava che sta procedendo sul sentiero della Krishna Bhakti e aspira a sviluppare puro amore per Dio.
Condizioni necessarie per accedere a questa importante tappa spirituale: desiderio di assumersi maggiori responsabilità nel servizio devozionale e di voler avanzare in maniera più spedita sul sentiero della realizzazione spirituale, maggior desiderio di purezza, di rigore nella sadhana e nel comportamento sia in pubblico che in privato, un impegno costante nello studio e nella meditazione sui Nomi divini.
Il Gayatri mantra, rivelato dal Maestro al discepolo con la seconda iniziazione, serve ad innalzare il livello di coscienza e a condurre il devoto a gradi sempre più alti di evoluzione. La Gayatri consiste in una serie di mantra molto potenti che hanno lo scopo di risvegliare la coscienza per portarla al livello più elevato di comunione con Dio. Essa si recita tre volte al giorno, nei tre sandhi: all'alba durante il periodo di Brahma muhurta, quando il sole si trova allo zenith e infine al crepuscolo; ciò consente di illuminare la mente infondendo ispirazione spirituale in momenti speciali che vanno a scandire la giornata ricreando un collegamento forte con il Divino.
Coloro che, grazie alla misericordia del Maestro spirituale, hanno avuto la possibilità e il privilegio di entrare in questa alta dimensione di consapevolezza ricevendo la sacra Gayatri, dovrebbero essere puntuali a recitarla nei momenti prescritti. Nell’ora di Brahma muhurta il momento migliore e più propizio è quando le stelle sono ancora nel cielo e le aurore cominciano a fare la loro comparsa. Nel caso in cui ciò non fosse possibile, per contrattempi o per circostanze esteriori che lo impediscono, occorre comunque impegnarsi a recitarla prima che si concluda il periodo di Brahma muhurta (ovvero entro le otto del mattino).
Fosse anche solo per l'impegno di recitare la Gayatri, il brahmana si sveglia presto, si alza, si lava e compie quelle pratiche spirituali indispensabili per innalzare la propria coscienza, consapevole che solo in questo modo è possibile sviluppare e mantenere quelle nove qualità braminiche descritte in Bhagavad-gita XVIII.42 e in virtù delle quali possiamo purificare la mente e illuminarla, allontanando le nubi di Maya.
Ogni Sampradaya ha il proprio Gayatri mantra, costituito da un bija mantra (un mantra principale che ne costituisce il nucleo) e alcuni mantra specifici che collegano alla Tradizione di appartenenza. Nel nostro caso la Gayatri è costituita da 7 mantra: il primo, brahma gayatri, è dedicato a Surya Narayana (Shri Vishnu rappresentato esteriormente dal Sole e dalla luce interiore, simbolo dell'illuminazione divina), i successivi due sono dedicati al Maestro Spirituale, due ancora a Shri Caitanya Mahaprabhu, che rappresenta la Figura divina di collegamento tra la tradizione vedica e quella Gaudiya-vaishnava, e infine due mantra dedicati a Krishna (Gopala mantra e Kamadeva mantra). Ogni mantra va ripetuto 10 volte. Nel primo sandhi la Gayatri si canta (interiormente) rivolti verso est, dove sorge il sole. Nel secondo si canta rivolti verso nord e nel terzo sandhi, al crepuscolo, quando il giorno si fonde con la notte, i mantra vengono rivolti verso ovest.
La Gayatri è uno strumento potentissimo di elevazione della coscienza e il brahmana la recita impegnandosi a sviluppare le qualità braminiche.
Nella tradizione vedica i bambini venivano educati alla vita spirituale sin dai primi anni per ricevere poi tra i 9 e i 13 l’iniziazione braminica. Nella nostra successione discepolare, Brahma-Madhva-Gaudiya-Vaishnava Sampradaya, ai nuovi bhakta che vengono ritenuti sufficientemente preparati il Maestro spirituale concede la prima iniziazione, Harinama diksha, allo scopo di offrire loro un aiuto fondamentale nello stabilire la loro connessione con Krishna attraverso la recitazione dei Santi Nomi (Harinama) e l'assunzione di voti durante il sacrificio del fuoco. Questa iniziazione permette al discepolo di incrementare il gusto per la Krishna-bhakti e l'osservanza dei doveri che con essa si assume, prepara gradualmente il devoto iniziato a raggiungere il livello di coscienza richiesto per ricevere la seconda iniziazione.
Possiamo giungere a Krishna solo grazie alla misericordia divina, agli insegnamenti e al modello di vita del Guru e degli Acarya nella Guruparampara; è per questo che la Gayatri contiene prima di tutto preghiere offerte al Maestro, perché è grazie a Lui che possiamo arrivare a Krishna.
Il brahmana sente che il suo dovere è quello di favorire il progresso spirituale degli altri, pensa al bene loro ancor prima che al proprio; non prova rancore né risentimento contro chi lo offende e non rimane turbato dagli eventi, anche se sono negativi, in quanto è consapevole che tutto è conseguenza del proprio karma; è sereno e fiducioso perché si comporta secondo principi che garantiscono l'elevazione e il bene di tutti.
Per le qualità che ha sviluppato il brahmana ha il privilegio di poter adorare le Forme Divine installate (Divinità) e di offrire Loro servizio diretto. Nella tradizione vedica solo i brahmana potevano infatti accedere al rito vedico o alla puja, al corpo della Murti, alla lettura dei Veda e alla spiegazione degli Shastra.
La funzione della seconda iniziazione è triplice: permette di sviluppare lo studio parampara degli Shastra, la capacità di trasmissione dell'insegnamento spirituale, l’adorazione della Divinità. La qualità di Hari-katha, Hari-kirtana e Hari-puja viene moltiplicata grazie a questo importante rito sacro.
Ovviamente chi non ha ancora ricevuto la prima o la seconda iniziazione non dovrebbe scoraggiarsi, poiché sono tappe fondamentali della vita che il devoto sincero potrà compiere nel momento in cui il Maestro riterrà opportuno, avendo la possibilità nel frattempo di prepararsi e di offrire con successo servizio devozionale, continuando così a coltivare e rafforzare il proprio rapporto con Shri Shri Guru e Krishna fino al momento speciale della sacra Diksha.
Matsyavatara das