Sulla Vita di Shri Nityananda
La divina presenza di Shri Nityananda Prabhu si può sempre sentire e percepire quando si è in compagnia del proprio guru, perché il guru è la manifestazione vivente dell'amore e della misericordia di Nityananda Prabhu, e le sue shakti (potenze) consentono al discepolo di offrire servizio al Signore e di sperimentare la beatitudine spirituale.
Shri Nityananda è il compagno eterno di Caitanya Mahaprabhu, Dio, la Persona suprema. Raramente il nome Nimai (che indica Caitanya Mahaprabhu) è pronunciato separatamente da quello di Nitai (Nityananda). Mahaprabhu non può essere avvicinato e che dire compreso senza la misericordia di Nityananda Prabhu, che è il Guru originario di tutti gli universi e che agisce come intermediario tra Mahaprabhu e i suoi devoti.
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Shri Nityananda è il principio attivo divino sia della creazione che del lila. E' la seconda manifestazione del Signore, che appare nella forma di Balarama con Shri Krishna, nella forma di Lakshman con Shri Ram e nella forma di Nityananda Prabhu con Caitanya Mahaprabhu. Tutte le altre forme e manifestazioni del Signore emanano da questa speciale figura divina. Nityananda Prabhu è la sorgente di Sankarshan, di tutti i Vishnu tattva e di Ananta Shesha. In qualità di Vishnu tattva, Nityananda e Advaita Acarya vengono adorati come appartenenti alla stessa categoria ontologica divina di Caitanya Mahaprabhu.
Nel lila terreno, Nityananda Prabhu risulta più grande di Caitanya Mahaprabhu di più di una decina d'anni. La sua figura è statuaria ed ha una splendente carnagione chiara come quella di Shri Balarama. I suoi ornamenti assomigliano ad un mazzo di fiori di loto blu e il suo fulgore si dice sia più luminoso di quello della luna che sorge al tramonto del sole. Ha una voce profonda e melodiosa e canta sempre le glorie di Shri Krishna. Porta con sé un bastone rosso con il quale dispensa benedizioni ai suoi devoti, ma che è temuto dagli esseri ottenebrati.
Egli esprime i sentimenti di un avadhuta, di un rinunciato così immerso nell'amore per Dio che nessuno può comprendere le sue azioni né prevederle.
Nityananda Prabhu nacque ad Ekacakra, un piccolo villaggio nell'odierno Bengala occidentale, attorno all'anno 1474. Il suo luogo di nascita è onorato da un tempio di nome Garbhasva ed è visitato ancor oggi da moltitudini di pellegrini.
Il padre di Nityananda, Hadai Ojha, e la madre Padmavati, erano brahmana pii originari di Mithila. Nityananda Prabhu nacque nel tredicesimo giorno di buon auspicio del quindicina di luna nuova del mese di Maga. Da bambino Nitai (come Nityananda Prabhu veniva chiamato), amava mettere in scena i giochi divini di Shri Krishna o di Shri Rama. Lo faceva in maniera così autorevole ed esperta e con tale rapimento estatico, che l'intero villaggio veniva sommerso dall'amore per Dio.
La parte favorita da Nitai era quella di Lakshman. Egli metteva in scena avventure divine che apparivano così autentiche e sublimi e che non erano descritte nel Ramayana, che la gente si chiedeva se le stesse inventando o se effettivamente stesse gustando e vivendo quei giochi divini. Il villaggio di Ekacakra era completamente assorto nel divino amore per il piccolo Nitai e là egli trascorse i primi dodici anni della sua vita terrena. Nel tredicesimo anno un sannyasi errante, conosciuto come Lakshmipati Tirtha, incantato dalla devozione e attitudine di servizio di Nitai, chiese ai genitori se Nitai poteva accompagnarlo nei suoi viaggi. I genitori, in osservanza dei principi della cultura vedica, non poterono rifiutare tale richiesta e, seppur con dispiacere, si separarono da Nitai. Devastato dalla separazione dal figlio, il padre, Hadai Pandit, da lì a poco lasciò il corpo.
Nitai viaggiò con Lakshmipati Tirtha per circa 20 anni, durante i quali visitò tutti i luoghi sacri del paese, ricordando il viaggio che Shri Balarama aveva fatto mentre imperversava la guerra di Kurukshetra. Si narra che in seguito Nitai venne iniziato da Lakshmipati Tirtha. Nitai si unì poi ad uno dei famosi discepoli di Lakshmipati Tirtha, Madhavendra Puri che, sebbene fosse suo confratello, veniva riverito da Nitai come maestro spirituale. Madhavendra Puri è noto per aver rivelato la dolce verità del Madhurya-rasa che in seguito divenne parte integrante della dottrina teologica del Gaudiya Vaishnavismo. Tra gli altri discepoli di Madhavendra Puri si annoverano anche Advaita Acarya e Ishvara Puri (il maestro spirituale di Caitanya Mahaprabhu).
Nityananda Prabhu incontrò Caitanya Mahaprabhu nel 1506, quando Nitai aveva 32 anni e Caitanya 20. Si racconta che quando Nityananda Prabhu raggiunse la terra di Nadia, si rifugiò nella casa di Nandanacarya, al fine di aumentare l'estasi dell'incontro incrementando prima i sentimenti di separazione. Caitanya Mahaprabhu, che sapeva dell'arrivo del suo eterno compagno inviò Haridas Thakur e Shrivas Pandit a cercare Nitai, ma essi non vi riuscirono. Infine, non riuscendo più a sostenere la separazione, Caitanya Mahaprabhu andò personalmente da Nityananda Prabhu e l'estasi che scaturì dal loro incontro fu di natura così trascendente che coloro che ebbero la fortuna di testimoniarlo rimasero ammirati e sbalorditi da tale sublime esperienza. Un tempio chiamato Shri Gaura-Nityananda è sorto a Nadia in quel memorabile luogo d'incontro.
Nityananda Prabhu nel suo ruolo di maestro spirituale originario, fu divino strumento per diffondere lo yuga dharma del sankirtana in tutta la regione Gaudia (Bengala, Orissa). La sua misericordia non conosceva confini e le persone benedette che venivano in contatto con Lui venivano inondate dall'amore per Dio. Fu per la sua misericordia che Raghunatha dasa, uno dei sei Goswami, dette inizio al famoso Danda Mahotsava festival di Panihatti, una tradizione che continua ancor oggi, e che fu così in grado di servire Caitanya Mahaprabhu. Nityananda concesse la sua misericordia anche ad esseri molto caduti come Jagai e Madhai, liberandoli dalle loro vite peccaminose e proteggendoli persino dalla collera divina di Caitanya Mahaprabhu. La sua misericordia, invero, non ha limiti e fortunate sono quelle anime che gustano il nettare dei suoi divini insegnamenti.
Quando Nityananda Prabhu ritornò in Bengala su richiesta di Caitanya Mahaprabhu, decise di abbandonare il suo status di avadhuta e divenne un grihastha (capofamiglia). Sposò Jahnava devi e Vasudha, le due figlie di Suryadasa Sarakhel, fratello di Gauridasa Pandit (un intimo compagno di Caitanya Mahaprabhu e maestro spirituale del famoso Shyamananda Pandit). Da Vasudha Nityananda Prabhu ebbe un figlio, Virchandara, e una figlia, Gangadevi. Poco dopo il concepimento Vasudha lasciò il corpo e Jahnava devi si prese cura dei bambini. Ella in seguito iniziò Virchandara ed ebbe anche il ruolo di maestro spirituale istruttore nei confronti di Shyamananda Pandit, Shrivasa Pandit e Narottama dasa Thakur. Jahnava devi è riverita e adorata come una grande Vaishnavi che ha mostrato il valore e il contributo delle donne nella tradizione Vaishnava.
Shri Nityananda concluse i suoi giochi divini sulla terra immergendosi nella divinità di Krishna conosciuta come Bankim Ray, che risiedeva non distante da Ekacakra. Gli Acarya Vaishnava sottolineano che coloro che cercano di comprendere Caitanya Mahaprabhu senza prima invocare la misericordia di Nityananda Prabhu non otterranno mai successo. Si deve pregare molto sinceramente e profondamente Shri Nityananda Prabhu come adi-guru (maestro spirituale originario) per poter raggiungere i piedi di loto di Shri Caitanya Mahaprabhu.
La divina presenza di Shri Nityananda Prabhu si può sempre sentire e percepire quando si è in compagnia del proprio guru, perché il guru è la manifestazione vivente dell'amore e della misericordia di Nityananda Prabhu, e le sue shakti (potenze) consentono al discepolo di offrire servizio al Signore e di sperimentare la beatitudine spirituale.
[Tratto dalla Caitanya Bhagavata]