Leader tra due Mondi: Terra e Cielo!
Siamo ad un Seminario con Shriman Matsyavatara Prabhu (Marco Ferrini) a Silea, Treviso, in cui si affronta il tema: "Etica ed Impresa: Come Realizzare un'Autentica Leadership del Benessere".
Una quarantina di persone sono raccolte in ascolto, ispirate dagli insegnamenti così importanti che il nostro Maestro ci offre.
Eccone un estratto:
Se vogliamo diventare leader, dobbiamo diventare leader del dharma, perché fuori dal dharma non c'è benessere.
Il rispetto del dharma ci consente di avere una leadership equilibrata, sattvica, virtuosa. Qualsiasi tipo di leadership, se è in armonia con il dharma, è luminosa e benefica con tutti. Non ha necessità di corrompere per avere voti di scambio, perché le persone tendono a seguire naturalmente un leader che segue il dharma. Perché tutti hanno il dharma inscritto nel cuore. Il concetto di dharma indica un ordine antropocosmico, un rapporto costante -spesso invisibile- tra terra e cielo.
Il dharma è un ordine sovrano precostituito di natura celeste. Non è stato scritto dagli uomini, anche se alcuni tra essi ne hanno svelato i segreti, come Archimede, Aristarco, Tolomeo, Euclide fino ad arrivare ad uno dei più grandi scienziati, Galileo, che ha avviato la scienza sperimentale.
Nel Dialogo tra i Massimi Sistemi, Galileo dice: la Natura parla una lingua e questa lingua è la matematica. I massimi sistemi, gli astri, i corpi celesti dialogano attraverso funzioni matematiche, precise, preordinate.
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Il dharma è un ordine superiore al quale si è inchinato anche Newton, che era un grande leader del mondo scientifico, basta leggere l'epitaffio sulla sua tomba: « Si rallegrino i mortali perché è esistito un tale e così grande onore del genere umano ».
Che cosa dice Galileo sul dharma? Dice, come accennato poc'anzi, che i massimi sistemi dialogano e per esserci dialogo occorre che ci siano volontà ed intelletto, dunque esiste un'intelligenza superiore che opera nella Natura.
E che cosa dice Newton sul dharma? Dice che le leggi che lui ha scoperto sono come un granello di sabbia rispetto alla spiaggia. Lui ha scoperto solo un granello, ma nell'universo tutto è così perfetto, armonico e ordinato che ogni legge la possiamo definire un pensiero di Dio.
Che cosa dice Einstein sul dharma? Quando guardo al cielo stellato, all'immensità dello spazio, ai precisi rapporti che ci sono tra le cose, rimango senza fiato ed è questo stupore che nutre il mio spirito religioso.
Ecco le riflessioni di alcuni grandi leader della storia, e qui parliamo di leader autentici. Un vero leader, infatti, dovrebbe sempre guardare al piano trascendente. Non dovrebbe vivere nel provvisorio, né illudere le persone con ciò che ha solo un valore effimero, perché altrimenti diventerebbe portatore di disgrazie per sé e per gli altri.
Il leader deve avere un occhio al qui ed ora, altrimenti non sa canalizzare la sua leadership nel contingente, ma se non ha l'altro occhio fisso sull'eternità, le sue azioni guideranno verso la rovina. Il leader deve dare soluzione ai problemi contingenti, ma guai se il leader è miope e vede solo il qui ed ora, perché l'uomo ha bisogno dell'eternità ed è nell'eternità che si valutano i pregi e il valore della nostre scelte. Altrimenti si continua a rimanere incatenati ai propri condizionamenti e si continua ad uscire da un corpo e ad entrare in un altro, rimanendo chiusi nel circuito al massacro dell'incarnazione scandito da innumerevoli nascite e morti. Leader significa aiutare le persone a realizzarsi nella loro natura spirituale e allo stesso tempo a risolvere i problemi del qui ed ora, quindi il vero leader è un leader tra due mondi: la terra e il cielo!
Matsyavatara das (Marco Ferrini)