Omkrishna Mataji, ki jay!
Circa quattro ore fa abbiamo affidato, tra Bhajan, preghiere e discorsi sacri, quelle che furono le spoglie mortali di Shrimati Omkrishna Mataji alla cura dell'ultimo sacerdote, Shri Agni Deva.
Possa ella giungere accolta alla divina suprema dimora.
Om tat sat.
Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare
Matsyavatara dasa
Stamani abbiamo dato così l'ultimo saluto alla nostra carissima consorella Omkrishna Mataji.
Subito dopo la cremazione, accompagnata costantamente da Bhajan con l'invocazione sentita dei Nomi divini da parte di tutti coloro che erano presenti alla cerimonia, il nostro Maestro ha offerto alcune preghiere e riflessioni.
Shriman Matsyavatara Prabhu:
“Abbiamo assistito all'ultima tappa dell'esistenza incarnata, della tragedia umana.
L'azione demolitrice del tempo disintegra la macchina del corpo. La nostra natura eterna non accetta né da un punto di vista fisico né da un punto di vista spirituale la scomparsa della persona amata. Scomparsa che viene percepita come un'artificiosità perché la realtà ontologica di ciascuno di noi non conosce la morte.
La distruzione del corpo affidata all'ultimo sacerdote, Agnideva, che facilita il distacco emotivo dell'anima dall'involucro fisico con cui si era identificata, non è la distruzione della persona che prosegue il suo viaggio evolutivo verso la perfezione.
A questo appuntamento nessuno di noi potrà sottrarsi e perciò ognuno dovrebbe prepararsi a questo esame finale. I pensieri e i desideri che saranno nella nostra mente al momento della morte determineranno il proseguimento del viaggio nella vita successiva.
Sarà un ciclo di nascite e morti senza fine se non ci impegniamo a liberarci da quegli attaccamenti che ci legano al corpo fisico. Quest'ultimo dovrà inevitabilmente affrontare i quattro mali dell'esistenza incarnata con la conseguente inevitabile sofferenza: la nascita, la malattia, la vecchiaia e la morte. Ma ricordiamoci che siamo esseri spirituali eterni e che possiamo passare illesi attraverso le tragedie della vita incarnata.
Prepararsi a lasciare il corpo con un alto livello di coscienza è la cosa più intelligente che può fare un essere umano perché da questa preparazione dipende il nostro futuro, luminoso e cosciente se abbiamo dedicato la nostra vita alla realizzazione spirituale, oppure tenebroso e pieno di fobie se abbiamo sprecato questa grande opportunità.
E' la più grande sfortuna nascere e morire inconsapevoli della nostra natura spirituale, ed è invece la più grande fortuna realizzare la nostra identità eterna. La morte non esiste nella realtà, ma esiste solo nella mente di non vede che materia.”
Dopo la cerimonia della cremazione, siamo andati con il nostro Maestro a fare un bagno purificatore nelle acque del mare.
Non mi scorderò mai quell'acqua così trasparente, chiara, limpida...
Buon viaggio verso Krishna, carissima Omkrishna Mataji, e grazie di cuore per tutto quello che hai fatto per noi, per la tua devozione così gioiosa e sincera!