Racconti di una vita extra-ordinaria
Oggi si ricorda la scomparsa di due grandi santi Vaishnava, Shrila Rupa Gosvami e Shri Gauridas Pandita.
Per celebrare la grandezza dell'opera compiuta da Shrila Rupa Gosvami, Shriman Matsyavatara Prabhu ci invita a leggere il seguente spaccato sulla sua vita, che contiene la narrazione di meravigliose avventure extra-ordinarie.
Shrila Rupa Gosvami (1489-1564)
Shrila Rupa Gosvami era molto caro a Shri Caitanya Mahaprabhu. Attraverso di lui e il suo fratello più grande, Shri Sanatan, Mahaprabhu trasmise e diffuse i suoi insegnamenti, l'essenza delle conclusioni di tutte le scritture vaishnava. Tra i devoti di Mahaprabhu, Rupa e Sanatana Gosvami erano conosciuti ed apprezzati come i suoi principali ed eccelsi discepoli. Nel testo “Gaura-ganoddesa-dipika”, Kavi Karnapura scrive che Shri Rupa Gosvami era la Shri Rupa Manjari dei Krsna lila. Si racconta un aneddotto molto interessante sul modo in cui entrambi, Rupa e Sanatana, giunsero a diventare ministri del re di Gaudadesha, Hussain Shah Badsa. Si riteneva che il guru (moulabi) di Hussain Shah potesse presagire il futuro. Hussain Shah lo interrogò in merito alla prosperità del suo regno. Il moulabi rispose: “Vi sono due giovani brahmana che sono grandi eruditi, dotati di tutte le migliori qualità. Se incarichi loro di essere tuoi ministri, allora otterrai un regno prospero.”
Così Rupa e Sanatana divennero rispettivamente il primo ministro e il ministro delle finanze del regno di Hussain Shah. Avendo sentito narrare delle glorie di Shri Caitanya Mahaprabhu, Shri Rupa gli scrisse una lettera pregandolo di ottenere il suo darshan e di poterlo incontrare. Nella sua risposta Mahaprabhu gli spiegò: “Come una donna che ha un amante, in casa finge di essere devota al marito, così tu dovresti, coltivando internamente il tuo amore per i piedi di loto di Shri Krishna, mostrare all'esterno un rigoroso impegno nei tuoi doveri mondani. Krishna ti concederà molto presto la sua misericordia.”
Mentre risiedevano a Ramakeli, Shri Rupa e Shri Sanatana erano spesso visitati da molti brahmana e pandita di Navadwipa, del Karnataka e di varie altre parti dell'India. Erano molto attenti a offrire i giusti onori ai loro ospiti e a servirli in modo adeguato.
Vivevano in dimore opulenti alla periferia di Ramakeli. La loro corte, che in sfarzo e bellezza competeva con quella di Indra, era sempre visitata da brahmana e pandita provenienti da varie parti dell'India, ed anche da poeti, cantanti, musici e danzatori. Tali ospiti venivano assistiti e serviti nel modo più opulento e mai a nessuno veniva mancato di rispetto. Rupa e Sanatana erano sempre dediti allo studio degli Shastra e avevano una grande oratoria, matura esperienza e capacità di esegesi. Vicino alla loro dimora vi erano boschi con alberi Kadamba ed altri alberi che circondavano i laghi Radha-kunda e Shyama-kunda. Là essi meditavano sui giochi divini di Shri Shri Radha-Syama a Vrndavana e così, mentre assorti in dolci e intensi sentimenti, un costante flusso di lacrime scendeva dai loro occhi. Erano dedicati al servizio di Shri Madana Mohana e cercavano di placare il dolore della separazione dal Signore pregando di riicevere la sua misericordia. Sentendo narrare dei giochi divini di Shri Gaurasundara nella terra di Nadia, meditavano costantemente su come e quando avrebbero potuto ottenere il suo darshan.
La divinità adorata da Rupa Gosvami a Vrindavana era Shri Govinda Deva. Shri Caitanya Mahaprabhu aveva spiegato ai Gosvami come fare per ritrovare i sacri luoghi dei giochi divini di Krishna a Braja e per ristabilire l'adorazione della sua Shri Vigraha.
Un giorno Shri Rupa, seduto sulle rive della Jamuna, si rammaricava perchè lui e il fratello non erano riusciti ad esaudire appieno gli incarichi affidati loro da Shri Caitanya. Sapevano che il nipote di Shri Krishna Vajranabha aveva installato alcune divinità a Braja, tra cui Hari Deva, Madana Mohana Deva, Gopinath Deva e Shri Govinda Deva. Shri Rupa aveva cercato di ritrovare queste divinità e i luoghi in cui ai tempi erano state installate, ma senza successo. Mentre era seduto assorto in questi pensieri, un bel ragazzo, mandriano di mucche, si avvicinò e gli chiese: “Svami, perché sei così triste?” Udendo la voce gioiosa del ragazzo, la malinconia di Shri Rupa svanì d'un colpo e il suo cuore si riempì di gioia. Rispose che era triste perché non era riuscito ad assolvere tutti gli incarichi che Mahaprabhu gli aveva assegnato. Il mandriano gli rispose: “Svami, per favore, seguimi. Io so dove si trova quel che tu stai cercando.”
Il ragazzo lo portò allora a Gomatila e gli spiegò: “Ogni giorno una mucca sale sulla cima di questa collina e qui versa il suo latte. Qui troverai quel che stai cercando dentro di te. Adesso però io debbo andare.” Shri Rupa si voltò per seguire con gli occhi il ragazzo mentre andava via, ma questi d'improvvviso scomparve. Cominciò allora a chiedersi: “Chi era quel mandriano che mi ha parlato e dove è andato così improvvisamente?” Il suo corpo fu pervaso da brividi d'estasi contemplando Mahayoga Pith (Gomatila), dopodiché tornò al suo kutir.
Il mattino successivo ritornò a Gomatila e rimase in silenzio ad aspettare. Dopo poco una bellissima mucca Surabhi venne e versò il suo latte sulla cima di quella collina che immediatamente scomparve riassorbita dalla terra. Dopodiché la mucca ritornò nella foresta.
In quel momento Shri Rupa pensò che Sri Govinda Deva doveva trovarsi in quel luogo, sotto terra. Andò velocemente al villaggio dei mandriani poco distante ed eccitato raccontò loro tutto quel che era successo. I mandriani recuperarono subito vanghe e picconi e si affrettarono verso Gomatila. Scavando dove Shri Rupa aveva indicato loro, videro, dopo aver rimosso un po' di terra, l'incantevole forma di Shri Govinda. Tutti esultarono in estasi: “Hari! Hari! Sri Govinda si è di nuovo manifestato!” Shri Rupa, con lascrime che scorrevano incessanti dai suoi occhi, cadde ai piedi di loto di Shri Govinda deva per offrire i suoi omaggi, continuando a recitare preghiere ed inni sacri.
Molto velocemente la notizia del ritrovamento si diffuse e gli altri Gosvami, fluttuando in un oceano di gioia, lo raggiunsero. In poco tempo persone da tanti e differenti luoghi cominciarono ad arrivare, trasportate da ondate di beatitudine. Brahma ed altri deva, assumendo sembianze mortali, si mescolarono alla gente comune per contemplare la forma di Shri Govinda. Migliaia e migliaia di persone continuavano a venire anche dai luoghi più sconosciuti. Shri Rupa Gosvami immeditamente mandò un'ambasciata a Mahaprabhu a Puri per informarlo dell'evento di grande auspicio. Shri Gaurasundara con i suoi compagni non riuscirono a contenere l'estasi udendo quel che era avvenuto. Nel frattempo i brahmana presenti offrirono la cerimonia dell'abhisheka alla Divinità e cominciarono a preparare le offerte di bhoga: latte, yogurt, riso, farina, verdure ed altri cibi portati dagli abitanti dei vicini villaggi. Mahaprabhu inviò da Puri Kashisvar Pandit per assistere e partecipare all'adorazione della Divinità.
Sri Govinda Deva continua ancor oggi ad essere adorata nel tempio di Jaipur, nel Rajasthan, facilmente raggiungibile con un pullman da Vrindavana.
Colmi di gioia per il ritrovamento di Shri Govindaji e anche della Divinità di Madan Mohan, sapendo che in questo modo stavano esaudendo i desideri di Mahaprabhu, Rupa e Sanatana cominciarono a comporre numerosi e importanti Shastra sulla Bhakti, per portare avanti gli ulteriori incarichi affidati loro da Mahaprabhu. Dopo aver completato il Vidagdha-madhava, il Lalita-madhava e varie altre opere, Sri Rupa cominciò a scrivere il Bhakti-rasamrita-sindhu.
Dopo il ritrovamento di Shri Govinda, di Madana Mohana e dello Yoga Pith, Shri Rupa cominciò a chiedersi dove potesse trovarsi Vrindadevi. Infine una notte ella gli venne in sogno e gli disse: “Sono sulle rive del Brahma-kunda. Là potrai avere il mio darshan.” Il mattino seguente, dopo aver completato le abluzioni e il puja, Rupa Gosvami si recò al Brahma-kunda e cominciò a cercare ovunque. Improvvisamente vide una ragazza celestiale, il cui corpo risplendeva più dell'oro. Tutte le direzioni erano illuminate dal suo splendore e l'atmosfera che creava la sua presenza era molto dolce e rassicurante. Shri Rupa offrì i suoi dandavat e varie preghiere e inni sacri. Fu così che Vrindadevi riapparse a Vrajabhumi.
Shri Gaurasundara celebrò e diffuse le glorie di Shri Vrajadhama attraverso i suoi eccelsi devoti, Shri Rupa e Shri Sanatan Gosvami. Nei loro cuori Gaurasundara risvegliò e trasmise, attraversò la sua predicazione orale, quella conoscenza che era racchiusa nel suo cuore. Shri Rupa Gosvami scrisse tante e preziose opere sacre tra cui: Shri Hamsaduta Kavya, Shri Uddhava-sandesh, Shri Krsna-janma-tithi-vidhi, Brhat Radha-Krsna-ganoddesha-dipika, Laghu Radha-Krsna ganoddesha-dipika, Stavamala, Vidagha-madhava, Lalita-madhava, Dana-keli-kaumudi, Bhakti-rasamrta-sindhu, Ujjvala-nilamani, Prayuktakhyata-manjari, Mathura-mahima, Padyavali, Nataka candrika, Laghu-Bhagavatamrta, e numerose altre.