Commento al conferimento dell'honoris causa a Matsyavatara prabhu
Apprendiamo con molta gioia di questa premiazione: un riconoscimento prestigioso, importante, che onora e rende merito del lavoro e della coerenza di un uomo "fuori dal coro", perfettamente conseguente al Suo sentire. Eppure noi sappiamo che per l' uomo Marco Ferrini, così come per il Maestro, Matsyavatara das, questo giorno, per quanto bello e importante,non è punto di arrivo, ma tappa, solo ulteriore tappa del viaggio di una vita, totalmente consacrata al servizio dell' Amore.
Così apprezziamo il significato di questa premiazione e la sua motivazione , soprattutto nel suo portato informativo, pubblico, circa il lavoro davvero extra-ordinario di un uomo extra-ordinario... Ma tuttavia non esiste "Laurea ", nè documento che possa rendere merito di tutto ciò che Marco Ferrini ha dato e continua a dare, senza sosta, attraverso seminari, conferenze, e soprattutto attraverso la Sua personale, ineccepibile coerenza ed il Suo entusiasmo.
Quale attestato, infatti, per chi si prodiga, e spiega e insegna e porta la Felicità ovunque, attraverso il seme di una Parola...che in molti credevamo "dimenticata".
Fonte infinita, invece, di gioia, di speranza, e mattone concreto con cui costruire la casa di un mondo migliore: a partire dalla nostra, individuale coscienza.
Come nel tiro con l'arco, la freccia è il nostro pensiero, le braccia la manifestazione della nostra forza interiore. La direzione, l'orientamento della freccia, il contenuto del nostro cuore. In un momento in cui tutti e dovunque non fanno che parlare di crisi, Marco Ferrini ci dice che la crisi altro non è che un' opportunità, e in un momento in cui tutti e dovunque non fanno che parlare di tristezza, d' infelicità Marco Ferrini viene a dirci che noi siamo Felicità!
Ci invita a stare nella soluzione, non nel problema, ci invita a spezzare la catena di ogni condizionamento attraverso la comprensione della nostra libertà intrinseca, ci invita ad essere, al di là dell'avere; così il dialogo oriente/occidente si fa vita, ed il corpus di una Tradizione millenaria si offre quale straordinario strumento per ogni quotidianità, per la conciliazione ed il superamento di ogni apparente opposizione: noi siamo il bianco e il nero, la gioia ed il dolore, noi siamo oriente ed occidente. Siamo la luce e siamo l' ombra. In noi sta il dialogo e in noi sta la separazione, in noi il principio che divide in noi il principio che riunisce. Il Pensiero Vedico ci pone di fronte alla nostra verità ontologica ed ad ogni nostra responsabilità: noi siamo il limite, noi siamo l' infinito. La vita è scelta, la nostra freccia andrà esattamente là, là dove abbiamo concentrato lo sguardo...
Spesso Marco Ferrini ci ripete: "Il pensiero Vedico, come il sole nasce ad oriente, ma come il sole è per tutti, uomini d'oriente e di occidente."
La nostra speranza, e il nostro più sincero augurio è che questa notizia non rimanga attestato soltanto, ma sia un invito, alla riflessione e all' azione sull' impellente necessità di un confronto vero, scevro da pre-giudizi, al di là di provinciali e limitanti "arroccamenti", al di là di ridicole pretese di "leadership". Oriente e occidente infatti, malgrado l' uomo spontaneamente si stanno avvicinando proprio attraverso quel pensiero scientifico su cui l' occidente ha basato e continua a basare la propria "differenza", ammettendo solo l'esistenza di ciò che è dimostrabile. E invece è oggi proprio la Scienza, attraverso la Fisica dei quanti, a offrirci una visione del tutto coincidente con il Pensiero Vedico.
Conoscere non è forse ricordare ?
Marco Ferrini ha fondato una Scuola, nei pressi di Pisa, per offrire a chiunque lo desideri la possibilità di studiare e comprendere lo straordinario, insegnamento dei Veda, attraverso una comunicazione ed un linguaggio quanto più comprensibile, adatto ai nostri tempi. E infatti il contenuto di una Tradizione perde di significato nella misura in cui nessuno più lo sa "leggere"... Ritorna invece al proprio fulgore, e alla sua forza grazie ad un linguaggio in grado di riproporne i Valori senza intaccarne il senso; non interprete, ma fedele trasduttore di questo antichissimo Pensiero, che il mondo ha proclamato "Patrimonio dell' umanità ", ma che l' umanità purtroppo, ancora non conosce....
In queste notti algide un arciere maestoso alza le braccia nel nero del cielo: è Orione, il grande cacciatore. Si adorna alla cintura delle tre stelle dei Magi. Al piede dell'arciere Sirio, magnifico sole di luce diamantina sembra sgorgare dalla costellazione della Vergine: l'arciere punta la sua freccia verso l' infinito. La notte cosmica da sempre parla all'uomo, lo richiama ad una nuova nascita: le stelle disegnano mappe, precise come il ritmo che governa l' uni-versum. L' uomo da terra guarda ma non vede, non capisce la connessione che lo lega alla pietra e alla stella. Solo qualcuno riesce a vedere, e allora parte per il "folle volo"; sono uomini rari, che aprono strade nuove a chi ha il coraggio di seguirli.
Sono forti dell' Amore che hanno dentro. Non hanno paura della notte.
E non c'è "premio" che li possa fermare: perchè la Vita è un premio senza fine, per chi ha compreso il valore del dare.
Liliana