Solo l'Amore conquista l'Amore
I comportamenti sbagliati sono come una droga, hanno un effetto psicocondizionante che causa reazioni a catena e coazione a ripetere, ma la sofisticata struttura della materia che è costituita dal corpo e dalla psiche umana, può essere anche utilizzata bene, ovvero ai fini della propria liberazione.
Tra tutti gli esseri, l'uomo è l'unico che ha la facoltà di offrire se stesso a Dio.
Non serve immolarsi nel fuoco, ma semplicemente offrire a Dio il frutto delle proprie azioni. Non è dunque richiesta la rinuncia all'agire, ma la rinuncia a godere egoisticamente del frutto dell'azione. L'agire in tale spirito di offerta dispensa gioia infinita.
Ecco a cosa serve questo corpo umano così ben strutturato, con elaborati circuiti neuronali ed altri strumenti efficaci che sembrano fatti apposta per permetterci di compiere imprese straordinarie.
In questo contesto il mondo non è da biasimare, anzi è utile perché è il palcoscenico in cui possiamo agire. Altro che alienarsi dalla società o rifugiarsi in una grotta: il bhakta vive la propria Bhakti nel mondo.
Krishna nella Bhagavad-gita spiega ad Arjuna la suprema arte dell'offerta; sceglie Arjuna perché gli è caro in quanto privo di invidia.
Dopo avergli svelato l'insegnamento sacro, Krishna conclude dicendo: adesso che sai, fai come credi. In questa lapidaria conclusione trionfa il più alto senso di libertà.
Krishna è la figura divina più magnanima e liberale che possiamo trovare in tutti e tre i mondi: non impone niente a nessuno e men che mai l'amore.
Ma quali sono le armi per conquistare il Suo amore?
La bellezza, il potere, l'ascesi, l'erudizione?
No, solo l'amore conquista il Suo amore.
Se amiamo davvero, saremo amati. Magari in questo mondo finiamo in croce, aggrediti, diffamati, ma questo amore riempirà il nostro cuore e non sarà un sentimento temporaneo, relativo, frammentato, parcellizzato, bensì universale ed eterno.
Matsyavatara dasa