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Il fascino della meta

Care devote, cari devoti, omaggi;
lodi e glorie a Shrila Prabhupada e a Shri Shri Radha Govinda Deva.
Con piacere, condivido con voi quanto segue. Sono bellissimi shloka della Bhagavad-gita che ho posto a confronto con alcuni passi tratti dai dialoghi di Platone.
Ancora una volta questa lettura comparata dimostra come la saggezza spirituale sia universale, trasversale a tutte le culture e civiltà, di tutti i tempi.
Con affetto,
Matsya Avatara dasa

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“Ciò che all'inizio può sembrare veleno, ma che alla fine si rivela puro nettare e risveglia alla realizzazione spirituale, è la felicità che appartiene alla virtù (sattva-guna). Il contatto dei sensi con gli oggetti, che all'inizio sembra nettare ma che alla fine è veleno, produce invece quel piacere effimero collegato alla passione (raja-guna).
E quel piacere illusorio che è cieco alla realizzazione spirituale, inconsistente sia all'inizio che alla fine, connesso a sonno e indolenza, appartiene all'ignoranza” (tama-guna).
[Bhagavad-gita XVIII. 37-39]

“Difficile è diventare buono. Dinanzi alla virtù gli dei hanno posto il sudore; ma quando si sarà giunti alla vetta, allora sarà facile posseder la virtù, per difficile che sia”. 
[In Platone, Dialoghi: Esiodo, citato da Socrate nel dialogo con Protagora].

Dagli insegnamenti del mio Guru Maharaja, dallo studio delle Scritture e dalla mia esperienza, ho realizzato quanto segue. Tutte le vie autenticamente spirituali presentano difficoltà e ostacoli, indispensabili per spronarci a superare i nostri limiti. Dunque, una volta fatta la nostra scelta spirituale, si deve perseverare visualizzando la meta – la realizzazione spirituale - e umilmente quanto costantemente implorare la divina Misericordia.

Pur essendo inadeguati come siamo, invocando il santo Nome e praticando l'abbandono con fede in Shri Shri Guru e Krishna, possiamo farcela...e lungo il percorso scopriremo sempre più che anche quel che appariva veleno in realtà era puro nettare.
Coltivare la letizia nel cuore durante il nostro viaggio, contemplare la bellezza del paesaggio che il Signore ogni giorno ci dona, rafforzare la consapevole certezza della morte e il fascino della Meta, aiuta tantissimo. Che Bhagavan Shri Krishna, clemente e misericordioso, faccia piovere su di noi il rasa dell'autentica bhaktiseva!

 

Matsya Avatara dasa

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